Il museo della Civiltà Contadina
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Per il quarto compleanno il Museo Radico del Lavoro, dell’Intelligenza e della Civiltà Contadina inaugura un nuovo e più ricco allestimento. Oltre alle collezioni di oggetti regalate dai contadini e dai pescatori del territorio, in mostra cЃfè un’esposizione, unica, di grani antichi facenti parte del germoplasma toscano, organizzata in collaborazione con le Università di Pisa e Firenze e l’azienda agricola della Regione Toscana CESA.
In occasione dell’inaugurazione, in programma giovedì 30 novembre dalle 16 in poi, si terrà un pomeriggio di discussione sui temi della cura del ЃgPATЃh – la triade Paesaggio-Ambiente-Territorio, così come lЃfha formulata Salvatore Settis, con particolare riferimento allЃfinnovazione tecnologica, oggi incentrata sull’Intelligenza Artificiale, al servizio del lavoro agricolo. Il pomeriggio si apre con un intervento del prof. Andrea Peruzzi dell’Università di Pisa, focalizzato sul rapporto tra nuove tecnologie ed agricoltura, in particolare per le applicazioni all’agricoltura familiare, di piccola produzione e alta qualità. A indagare sulla relazione tra cibo, agricoltura, tecnologia e nuove generazioni ci sarà il prof. Salvatore Caruso , dirigente scolastico dellЃfIstituto Alberghiero Matteotti.
I grani e l’ulivo
La presentazione della nuova collezione di grani toscani verrà accompagnata da una discussione sul tema del recupero dei grani antichi. Il grano antico è ricco di qualità nutritive perse nel grano moderno. Lisetta Ghiselli , ricercatrice del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari dell’Università di Firenze, è la responsabile del germoplasma dei grani toscani.
La Banca Regionale del Germoplasma della Toscana è volta a garantire la tutela delle risorse genetiche autoctone regionali. Concepita come un sistema di banche del germoplasMma, svolge tutte le operazioni dirette a salvaguardare il materiale genetico che conserva.
Il suo lavoro non si limita alla conservazione, ma è anche il recupero delle migliori qualità di quel grano per immetterle nelle nuove varietà per un miglioramento genetico che ne esalti le qualità nutritive ed i sapori. Ne parlerà insieme a Gabriele Bindi , esperto di produzione italiana di grano, scrittore e giornalista di Terra Nuova, autore del libro “ Grani antichi“, che affronterà il tema del rapporto tra produzione di grano italiano e la filiera di pane e pasta. La collezione esposta al Museo Radico proviene dai campi di Rosario Floridda di Peccioli e da quelli dell’Azienda Regionale CESA di Arezzo.
Si parlerà anche di ulivi, con Toni Lonobile , esperto olivocultore appassionato promotore della potatura metodo Roventi, inventore del moderno metodo policonico di potatura degli ulivi, che ebbe i natali a Mulina di Quosa.
Il Vocal Bot, la macchina parlante
Giuliano Meini , direttore del Museo, illustrerà il nuovo vocal bot progettato e realizzato per il Museo. Si tratta di uno Speaking Assistant for Museum (S.A.M.), ovvero un monitor parlante che capisce le domande che gli vengono poste, e, sfruttando le moderne tecnologie di Machine Learning , risponde e mostra foto e filmati congruenti. Un’applicazione sperimentale che punta ad avvicinare i ЃgtecnolikeЃh al formato educativo tipico di un Museo e ad ampliare ed approfondire l’offerta informativa rivolta ai visitatori.
La storia di Giovanni Lazzerini
Il pomeriggio vedrà anche la partecipazione di Avia Lazzerini , figlia di Giovanni Lazzerini, a cui è dedicato il Museo. Aviatore e proprietario di un negozio di ferramenta ad Avane, raccolse oltre 13.000 oggetti di civiltà contadina, dagli strumenti di lavoro ai fusi per la lana, agli incredibili e fantastici carri funebri dell’800. UnЃfimportante raccolta che donò a Venturina, per la costituzione del Museo del Lavoro e che è stata lo stimolo, il seme, per la costituzione del Museo Radico
Le collezioni
LЃfesposizione del Museo Radico si articola in sezioni. Lavorare la terra, con la collezione di attrezzi che occorrono per semina, raccolta, conservazione, pesatura, trasporto. In Pescatori di fiume sono in mostra le reti, i bettibelli, le nasse, il giacchio, insieme alle piante autoctone del Serchio. La vite ed il vino è la sezione che raccoglie tutte le attrezzature che raccontano la storia dell’uva, della vite e del vino del nostro territorio, mentre agli animali da lavoro è dedicata la parte Tori e muli. Il Museo riserva uno spazio anche alle Piante spontanee del Serchio , ed è in preparazione una sezione che sarà dedicata alla coltivazione della canapa. UnЃfulteriore sezione è dedicata ai Cappelli di Paglia, la cui produzione ha costituito una grande innovazione nell’agricoltura toscana dell’800. In mostra la storia del cappello di paglia nel pisano e nel fiorentino. Grano antico toscano è infine la collezione di spighe e di granella che ora raccoglie tutto il germoplasma del grano toscano.
Inaugurazione del Museo Radico, nuovo allestimento: giovedì 30 novembre
Ore 16 – Inaugurazione nuovo allestimento del Museo Radico, del Lavoro, dell’Intelligenza e della Civiltà Contadina
Ore 16:30 visita guidata alle collezioni.
Ore 17: La tecnologia è dei cattivi e il sudore dei buoni? Tra il grano antico, l’intelligenza futura, l’etica della natura e del cibo buono, sano e giusto
Intervengono
Franco Marchetti, Comune di San Giuliano Terme: saluti
Giuliano Meini, Museo Radico : Un Vocal Bot per il museo. Artificial Intelligence al servizio della didattica museale
Andrea Peruzzi docente di Meccanica Agraria dellЃfUniversità di Pisa: Macchine low e high-tech per l’agricoltura bio di qualità
Lisetta Ghiselli , ricercatrice del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari dellЃfUniversità di Firenze: Il ruolo della ricerca e delle nuove tecnologie nel recupero dei grani antichi. Presentazione della collezione di germoplasma dei grani toscani
Gabriele Bindi , giornalista e scrittore del libro “I grani antichi”: Filiera e produzione di grano italiano di qualità
Avia Lazzerini , figlia di Giovanni Lazzerini: In memoria di Giovanni Lazzerini: storia di un uomo, la memoria di un territorio
Giuliano Raglianti , segretario del Gruppo Micologico Pisano, Doni dai boschi selvatici
Toni Lonobile , olivocultore: Tecnica per l’ulivo per la salvaguardia del territorio
Salvatore Caruso , preside dell’Istituto Alberghiero Matteotti di Pisa: Cosa si aspettano i ragazzi da questo mondo? Sogni giovanili su chef, turismo, territorio
arch. Gianni Maffei Cardellini , Presidente dell’Ente Parco MSRM: Il Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli per la custodia della cultura materiale del territorio
Al termine: buffet di pane di grani antichi, olio nuovo e preparati con erbi selvatici curati dallo chef Paolo Buratti. Con vino di vitigni autoctoni.